Dialogo della Natura e un islandese: la verità della Natura

La Natura sospirò guardando attentamente l’islandese. Come poteva anche solo pensare di aver ragione?

Scosse la testa, ormai stanca di dover dare spiegazioni a quell’umano che forse, chiuso solo nel suo mondo, non aveva idea di ciò che sarebbe successo nel giro di un secolo o poco più. Come poteva non avere idea di come i suoi discendenti avrebbero ridotto il pianeta su cui vivevano? Come poteva proprio un uomo, che sarebbe stato poi causa del suo stesso male, lamentarsi con lei per il nulla, in confronto a ciò che sarebbe successo? Che forse non lo sapesse? 

Ma doveva saperlo, o non avrebbe potuto capire.

Dialogo della Natura con un islandese, con la natura che prende la forma di un “Moai” dell’Isola di Pasqua

-Tu, islandese, mi accusi di aver creato un mondo totalmente ostile a te, uomo. In realtà ti dico che sarete voi uomini a rendere questo mondo ostile a voi stessi.- disse la Natura.

L’islandese scosse la testa.

-Impossibile.- rise lui.

-Tra pochi secoli questa terra sarà tutt’altro che abitabile. Non hai idea di quanto il fuoco, tanto utile agli uomini, possa essere disastroso per me e per ogni essere vivente su questo pianeta. La continua combustione di carbone e altri combustibili fossili, destinati ad esaurirsi, causerà l’emissione di sostanze tossiche, che danneggeranno l’uomo stesso, insieme alle sue colture, e anche gli animali. Il fuoco sarà poi responsabile di incendi, soprattutto in Amazzonia, dove la foresta sarà ridotta per buona parte dalle fiamme, e in Australia, dove nel 2020 si rischierà l’estinzione di specie animali uniche proprio a causa di ciò.

La scoperta di nuove sostanze chimiche, e il loro successivo utilizzo, le renderà protagoniste di grandi catastrofi. La scoperta del nucleare in particolare andrà a causare due grandi tragedie della storia futura, con due bombe che distruggeranno due città e i relativi abitanti, che porteranno le conseguenze di tale fenomeno con loro per diverse generazioni. Ci sarà poi un guasto ad una centrale, che forse tu ancora non hai idea di cosa sia, che renderà invivibile per anni un’ampia zona, causando anche molti problemi di salute alla popolazione locale e limitrofa. Proprio le armi chimiche saranno una continua minaccia anche nei decenni seguenti.- spiegò la Natura. 

-Per non parlare poi del trattamento che l’uomo riserverà a me. Molte mie creature saranno oggetto di violenze indicibili. Molte di loro, uccise solo per ricavarne prodotti di bellezza, rischieranno l’estinzione. Soggetti di questo fenomeno, chiamato bracconaggio, saranno animali come il rinoceronte e alcune specie di elefanti. Altri animali, come l’orso polare e il pinguino imperiale saranno messi a dura prova dal surriscaldamento globale, causato dall’inquinamento, che ridurrà notevolmente la presenza di ghiaccio e ghiacciai ai poli, zone da loro abitate.

Altri animali soffriranno l’inquinamento dei loro habitat, e vedremo tartarughe soffocate dalla plastica nei mari o avvolte nelle reti da pesca, mentre altri spariranno pian piano da zone che saranno interamente occupate dall’uomo. Il livello dei mari si alzerà, provocando fenomeni molto pericolosi anche per l’uomo stesso. 

Ciò di cui l’uomo non si renderà però conto è che tutto ciò andrà solo a ritorcerglisi contro. L’aria sporca e inquinata causerà a lui problemi alle vie respiratorie, e danneggerà gravemente le sue colture e i suoi allevamenti. 

L’acqua alta causata dal surriscaldamento globale rischierà di sommergere città, ma allo stesso tempo le alte temperature causeranno periodi di seria siccità e fenomeni meteorologici tutt’altro che normali. 

Il cambiamento climatico sta portando ad un aumento di alluvioni in Italia: da gennaio a settembre 2022 infatti se ne sono verificati più di 60

Tu, islandese, non sai che l’uomo sarà causa del suo male, con guerre, rivalità e differenze sociali, che causeranno fame e morte a popolazioni colpevoli di essere solo più sfortunate di altre. Degli uomini poco degni di essere definiti tali decideranno la vita di intere etnie per loro preferenze e convinzioni poco fondate e interi popoli saranno maltrattati e sterminati. 

Vuoi che parli ancora di fiumi ridotti a semplici ruscelli, di città dall’aria irrespirabile e di alluvioni pericolosissimi? 

Vuoi che ti racconti di popoli distrutti dalla fame? Vuoi che ti parli di guerre disumane che distruggeranno famiglie e intere culture per le ambizioni di un singolo? 

Dimmi, islandese, chi è il problema? Me o l’uomo stesso?- concluse la Natura, indietreggiando. Detto ciò si voltò di spalle e si allontanò. Non c’era altro da dire. 

L’islandese si guardò intorno. Non aveva altro da dire. 

La Natura, per la prima volta ai suoi occhi, aveva ragione.